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Una personalissima interpretazione del light box, permette a Elisa Sighicelli di giocare con la luce e i particolari delle sue fotografie. Le illuminazioni parziali, attentamente studiate, riescono a creare profondità spaziali e suggestioni metafisiche, quasi al di fuori di dimensioni temporali. La ricerca visiva della Sighicelli punta a equiparare micro e macro scala, grazie a un uso consapevole della linea d'orizzonte, dei giochi d'ombre e della luce riflessa. Tale costruzione mette in risalto il vuoto che, studiato e indagato con cura, assume un'indiscussa importanza costruttiva. Lo spazio è sapientemente organizzato, ricco di tracce di memoria, ombre e ignoto, ma privo della figura umana, solo fortemente evocata. I temi dei light boxes sono inizialmente particolari di interni (sedie, letti, poltrone), poi ambienti ampi, sino all'apertura su paesaggi, traendo continua ispirazione dai viaggi compiuti. Accanto alla fotografia, la Sighicelli esplora anche il video, sempre con la medesima cura compositiva: Boudelaire (2004) a Non-Stop Exotic Cabaret (2007), da Nocturne (Trajectories) (2006) a Dance-Bound (2007) fino ai lavori più recenti. Il volume presenta una lettura completa della sua opera.